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Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia

In questo libro due maestri, e le loro idee, sono a colloquio. La tesi junghiana dell'inconscio collettivo dialoga con le pagine più vive sulla mitologia che Kerényi abbia mai scritto. La creazione mitica non è che la rappresentazione degli archetipi, e come tale rivela una sfera importante della psiche.

Il testo di Kerényi si riferisce ai fanciulli e alle fanciulle divine, mentre quello di Jung ne è il naturale commento psicologico. Si tratta però di sezioni autonome, che si possono leggere anche in ordine invertito. Per Jung il tema onirico della "fanciullezza" rappresenta la parte "giovane" della psiche collettiva e come tale cela sempre un valore positivo.

€ 15

Carl Gustav Jung

Carl Gustav Jung inizia la sua attività nel 1900 come assistente psichiatrico nell'ospedale Burghölzli, diretto da Eugen Bleuler. Nel 1907 conosce Sigmund Freud, con cui stabilisce uno stretto rapporto di studio e di lavoro, ma nel 1912 la pubblicazione di La libido. Simboli e trasformazioni segna la rottura del loro sodalizio.

Esperienza decisiva, da cui mette a punto la sua teoria di derivazione psicoanalitica, chiamata "psicologia analitica" o "psicologia del profondo".

Károly Kerényi

Károly Kerényi, nato a Temesvár, l'odierna città romena di Timisoara, nel 1897 e morto a Zurigo nel 1973, è considerato uno dei massimi eruditi e filologi del Novecento. Si formò come filologo alla scuola di Ulrich von Wilamovitz e, in seguito, il confronto con le opere junghiane lo spinsero a orientare la sua ricerca verso il mito inteso come modalità di conoscenza e verso la costruzione di una "scienza del mito" cui saranno dedicati gran parte dei suoi lavori.