Gli zingari possiedono una sorta di "Bibbia" che ha permesso loro di guadagnarsi da vivere, abilitandoli a predire la fortuna. Questo strumento, i Tarocchi, è stato al contempo una fonte di intrattenimento e un invito al gioco d'azzardo. Il gioco delle carte, conosciuto come tarocchi, è per loro la "Bibbia delle Bibbie", un libro sacro che risale alle antiche rivelazioni attribuite a Thoth Hermes Trismegisto e Adamo. Mentre - secondo l'autore - massoni e sacerdoti, pur intelligenti e virtuosi, hanno perso le chiavi della tradizione e dell’esoterismo, lo zingaro, pur essendo ignorante e spesso malvisto, ci ha tramandato la chiave che permette di comprendere a fondo il simbolismo delle antiche civiltà.

Inizieremo con un’analisi preliminare degli elementi della Kabbalah e dei numeri. Con queste basi, illustreremo la costruzione dei Tarocchi in ogni dettaglio, studiandone l’interazione tra le varie parti. Successivamente ci soffermeremo su alcuni meccanismi specifici, lasciando al vero ricercatore il compito di scoprire ulteriori segreti.

I Tarocchi di Papus, ideati dal celebre occultista Gérard Encausse, rappresentano una profonda sintesi di simbolismo esoterico, combinando elementi di cabala, alchimia e magia. Questo mazzo, potente strumento per la divinazione e l'auto-esplorazione spirituale, offre chiavi di lettura complesse, ideali per esperti alla ricerca di un’interpretazione più profonda.

Curata da Giordano Berti, questa edizione ha visto la colorazione delle 78 carte, originariamente in bianco e nero (anche se alcuni contestano questa scelta), ispirandosi alle concezioni di Papus e dei suoi collaboratori occultisti. Le carte sono stampate su carta pregiata ad alto contenuto di cotone, priva di plastica, perfette per la cartomanzia. L’edizione è limitata a 900 copie numerate e autografate dal curatore, accompagnate da un certificato di garanzia.

Opera fondamentale per gli studiosi di esoterismo e occultismo, rappresenta una sintesi approfondita delle tradizioni magiche occidentali, attingendo dalla Cabala, dall'ermetismo e dalle correnti rosacrociane. Papus espone con chiarezza non solo i principi teorici della magia, ma fornisce anche istruzioni pratiche per l'applicazione rituale e la meditazione. L'opera si distingue per la sua struttura metodica e sistematica, con l'obiettivo di guidare l'iniziato attraverso un percorso di autotrasformazione spirituale.

Il trattato non si limita alla magia cerimoniale, ma affronta anche aspetti psicologici e mistici, sottolineando l'importanza della volontà e della purezza interiore per il mago.